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I vizi. Accidia - Bookrepublic

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Descrizione

Vizio difficile da descrivere, l’accidia è soprattutto incuria e indifferenza, scoraggiamento e disgusto, «male di vivere» e principio di disperazione. Essa si manifesta attraverso il languore inattivo, l’assenza di concentrazione, la lentezza nell’operare il bene, la noia generalizzata, la paura del vivere e del morire. Non è semplice pigrizia, ma debolezza dell’anima e assenza di attrazioni, anche se può manifestarsi come «fuoco inquietante» e umore euforico. Sentimento per sua natura oscuro, complesso, confuso e sfuggente, l’accidia è dunque capace di molteplici manifestazioni, talvolta opposte nella loro apparenza, ma unite dalla medesima radice: l’annebbiamento della gerarchia dei valori, che ricopre tutto di un manto grigio e omogeneo. Gli antichi la definivano «tentazione meridiana», poiché caratterizza soprattutto la metà della giornata, ma anche il mezzogiorno della vita, e in passato era considerata una malattia tipica della vita monastica. Oggi, al contrario, essa viene sempre più considerata come uno stato d’animo universale e moderno, innestato sulle ferite interiori, sull’indecisione e sulla mancanza di desiderio. Sull’incapacità di riaccendere uno sguardo svuotato e assente nella direzione della gioia e della letizia.

Dettagli

Dimensioni del file

563,2 KB

Lingua

ita

Anno

2015

Isbn

9788810967294