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Descrizione
Quale ruolo è immaginabile, oggi, per l’università in Italia? Che cosa significano libertà di ricerca, di insegnamento, di studio? Come è possibile dialogo fra differenti persone, discipline, culture? Collocandola nel dibattito sul dialogo interculturale, il volume affronta una questione di grande attualità, quella del rapporto fra università e lavoro, ricerca e insegnamento, saperi teologico-filosofici e scientifico-laici, scienza e istituzioni, libertà e verità.A partire da un approfondimento filosofico della libertà, l’università è pensata come autonomo libero spazio interrogativo, di apertura ad ogni ricerca e comunicazione, per avviare un rapporto fecondo fra saperi, culture e religioni, le molteplici persone e realtà dell’universo umano, al di là delle contrapposizioni dominanti bellicosamente il mondo odierno. In un’agile forma filosofico-divulgativa, attraverso brevi capitoli a tema, l’autore formula i principi del sapere universitario: inscindibilmente costituito di insegnamento e ricerca, criticità e creatività, autonomia e responsabilità, differenza e interdisciplinarietà, verità e libertà. La tesi centrale è che non c’è autentica libertà senza relazione con differenti prospettive, sino all’apertura dell’uomo alla verità che lo trascende, restando né religiosamente né ideologicamente qualificata.Un’Appendice finale prospetta in maniera incisiva gli elementi criticabili della legislazione e del funzionamento attuale dell’università italiana, delineandone una possibile riforma e un’ideale alternativa.
Dettagli
Dimensioni del file
274,3 KB
Lingua
ita
Anno
2013
Isbn
9788858762981