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Descrizione
“Ė vero, non tutti siamo genitori, ma tutti siamo figli. Sembra una scemata, ma pensateci: veniamo tutti da lì, nessuno si è autogenerato, o è stato catapultato dallo spazio. Perciò, qui non si parla di paternità, o genitorialità. Si parla dei figli. Si parla di voi”.Tutto inizia la notte in cui Dario De Marco sente quella vocina che, per la prima volta, invoca il papà invece della mamma; poi continua quel pome- riggio, in cui nelle poche ore di libertà, senza di lei, non sa come occupare l'agognato tempo per sé; l'affare peggiora quando il proverbiale “ogni scarrafone è bello a mamma sua” diventa “e figuriamoci a papà suo”. La questione va avanti quando, finalmente, è lo stesso De Marco a svelare la sua agnizione: sì, lo ammetto. Sono dipendente da mia figlia!Dal coming out all'autodiagnosi il passo è breve, e il passo è proprio questo libro che tenete tra le mani. Anche se non avete una figlia ma un figlio; anche se non avete figli ma ci state pensando (o anche no): questo libro è per voi. Anche se non l'avete scritto voi. Ma è come se.Questo saggio racconta ironicamente una dipendenza fortuita che si basa su profonde convinzioni etiche: la parità dei diritti e doveri uomo-donna, e quindi papà-mamma e, non da meno, la considerazione dei bambini non come sguardi sul mondo con qualcosa in meno degli adulti. Anzi.
Dettagli
Categorie
Dimensioni del file
1,4 MB
Lingua
ita
Anno
2014
Isbn
9788897089520