Descrizione
L’architettura può ancora proporre innovazione nell’era della tecnologia 5.0? Quali abiti o scarpe disegnati e realizzati negli anni Ottanta e ancora prima possono essere oggi indossati senza apparire vecchi o fuori dal tempo? Quanti mobili, case, o quartieri urbani di quello stesso periodo sono ancora oggi attuali? Quasi tutti, potremmo dire. In questi anni le forme degli spazi abitabili non sono molto cambiate. Ancor meno è cambiato il loro disegno e la maniera di progettarle. Da più di cinquant’anni, la moda, la musica e l’architettura sembrano esprimere sempre le stesse aspirazioni, le stesse attese. È possibile che siano rimaste così indifferenti ai grandi mutamenti tecnologici e sociali dell’ultimo mezzo secolo? Mentre tutto cambia vorticosamente nella rete e nei dispositivi per le connessioni informatiche, nel mondo materiale non è così. Si vive come in un eterno presente dove le forme sensibili e le loro rappresentazioni nello spazio solido non realizzano più un’idea di futuro. Sembrano sempre le stesse. Immutabili e vieppiù svuotate di senso nel turbine della rivoluzione delle tecnologie digitali. Come cambiano/cambieranno le forme dell’abitare nell’era della tecnologia 5.0? Questa fase richiede nuovi paradigmi, come nuovi punti di vista sul futuro e una nuova idea di progetto dello spazio fisico. Si tratta di una vera e propria sfida che nel valorizzare l’esistente utilizza dispositivi concettuali capaci di operare al contempo sullo slittamento del senso e sui nuovi cicli di vita degli spazi abitabili. Una sfida che considera il contesto come progetto, il paesaggio come un’infrastruttura ecologica e il futuro della città un progetto collettivo e non autoriale. Questo libro racconta la fine della modernità e gli effetti della rivoluzione digitale sugli spazi fisici dell’architettura e della città al tempo del lungo presente.
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Dimensioni del file
9,0 MB
Lingua
ita
Anno
2019
Isbn
9788857243375