Descrizione

Raccontare i migranti attraverso la letteratura per l’infanzia, mentre il Mediterraneo — storicamente mare della mediazione e dell’identità condivisa — propone mareggiate di corpi e di storie, e i luoghi di approdo offrono, oltre a generosa accoglienza, ostilità e pregiudizio, rappresenta un modo affascinante di sollevare lo sguardo sul presente, per affrontare realtà anche perturbanti, e una sfida in tempi di letteratura consolatoria. Ma c’è ancora spazio per uno scaffale interculturale che muova l’immaginazione, la voglia di leggere e di confrontarsi dei bambini e dei ragazzi con le differenze? Chi sono i migranti di questi anni e quali frammenti di immaginario fiabesco e letterario dei luoghi di provenienza depositano sulle nostre rive? Di quali storie nutrono i loro sogni i bambini che provengono dai paesi di lingua e di cultura araba? Quale ruolo e funzione positiva possono avere le buone pratiche di accoglienza e integrazione messe in opera da scuole, biblioteche e associazioni culturali? Queste e altre, le domande alle quali storici, sociologi, scrittori, studiosi di letteratura per l’infanzia, bibliotecari e insegnanti cercano di dare risposta nel numero 114 di LiBeR.