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Descrizione
Linati sceglie tra la sterminata produzione di De Quincey, alcuni scritti particolarmente interessanti che spaziano dalla riflessione letteraria a quella autobiografica, tralasciando "i saggi storici, filosofici, morali, linguistici o i racconti picareschi, cose tuttavia che per la dignità e l’originalità della ricerca e dello stile meriterebbero d’esser conosciuti anche tra noi, ed ho tradotto alcune pagine pittoresche di pura fantasia ed emozione".
Nel 1922, quando questa traduzione venne data alle stampe, in Italia si conosceva poco o niente di De Quincey, a parte una traduzione ottocentesca di Confessioni di un mangiatore d’oppio e due traduzione de L’assassinio, una di Vannicola dal francese e una di Bontempelli. L’iniziativa di ricerca di Linati appare quindi utile anche alla luce del fatto che di questi scritti non esistono altre traduzioni italiane.
Thomas Penson de Quincey (1785 – 1859) è stato uno scrittore, giornalista, saggista e traduttore inglese, fra i più originali e significativi del suo tempo.