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Hjalmar Söderberg

Nato a Stoccolma nel 1869, borghese e cittadino, osservatore critico della società contemporanea, sensibile interprete della crisi di fine Ottocento, è fra le maggiori figure della letteratura svedese. Esordisce nel 1895 con "Smarrimenti", che gli dà un immediato successo, non esente da polemiche. Dopo "Il disegno a inchiostro" del 1898, "La giovinezza di Martin Birck" del 1901, "Il dottor Glas" del 1905, scrive "Gertrud", il dramma da cui Dreyer trasse l’omonimo film e i cui temi e personaggi sono fortemente legati a "Il gioco serio", romanzo della piena maturità che finirà per essere l’ultimo: per i rimanenti trent’anni, si dedicherà, ateo, a studi biblici e storici e al giornalismo militante. Muore nel 1941.

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