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Descrizione
Secondo la Bibbia, l’omicidio commesso da Caino nasce da una collera repressa, sfociata in un gesto di violenza cieca. L’«ira funesta» accompagna l’esordio dell’Iliade e la guerra di Troia, il gesto tragico della Medea di Euripide e il furioso accanimento di Orlando quando scopre le testimonianze dell’infedeltà di Angelica. Passione complessa e misteriosa che assale come un vento impetuoso, divampa come un fuoco divorante e si abbatte con la violenza di una tempesta, l’ira può essere causata dall’ingiustizia, dall’orgoglio, dal desiderio, dall’inganno, dall’umiliazione. Essa può raggiungere il confine della follia, ma è di solito una perturbazione dell’animo limitata nel tempo, che non si mantiene a lungo e pertanto si distingue dall’odio e dal risentimento. Poiché ha a che fare con le relazioni ed è rivelatrice della nostra vulnerabilità, l’ira consente di conoscere noi stessi e può anche essere un sentimento psicologicamente buono se fornisce un’energia che la sola ragione non può suscitare, se ne fa «buon uso», la si mette al servizio della giustizia, della pace, del bene comune. In passato, anche nella liturgia funebre si cantava la sequenza del Dies irae, il giorno dell’ira di Dio, la «giusta ira» che non mira a distruggere, ma ad affermare e custodire l’irriducibile differenza tra il bene e il male.
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Dimensioni del file
317,4 KB
Lingua
ita
Anno
2015
Isbn
9788810967362