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Descrizione
Un filo sotterraneo e continuo unisce nel corso del ’900 i classici della sociologia, anche molto diversi tra loro: è l’interesse per la letteratura. Da Weber a Lukács, da Simmel a Benjamin sino a Elias e Luhmann, lo studio e l’utilizzo degli immaginari letterari diviene strumento fondamentale di analisi e conoscenza del sociale. Dai primi anni ’60 su questa linea di ricerca si innesta l’apporto degli studiosi delle comunicazioni di massa (in primo luogo McLuhan) e dell’industria culturale (soprattutto Morin). Lo sguardo su un patrimonio teorico così ricco e vario (necessariamente da storicizzare e relazionare a posizioni e realtà culturali spesso molto distanti tra loro) consente di ripercorrere il progresso degli studi sociologici da un punto di vista nuovo e porta ad interrogarsi su questioni di carattere più generale riguardanti il senso stesso delle esperienze letterarie, artistiche e culturali del secolo appena trascorso. Permette inoltre di rintracciare i segni di un nuovo interesse (e da parte delle discipline più svariate: sociologia e massmediologia innanzitutto, naturalmente, ma anche filosofia, sociologia della conoscenza, studi politici, ecc.) verso lo spazio letterario, come momento cruciale di meditazione, sperimentazione, creazione di identità.
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Dimensioni del file
839,7 KB
Lingua
ita
Anno
2016
Isbn
9788820743321