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Descrizione
Roman Jakobson, uno dei maggiori linguisti e teorici della letteratura, in gioventù fu poeta futurista e incontrò Marinetti. Nei suoi primi scritti mise più volte a confronto il Futurismo italiano con le esperienze dell’avanguardia russa, del Cubismo e del Dadaismo. In questo volume sono analizzati in particolare l’articolo del 1919 sul Futurismo (ispirato dal formalismo e dalla teoria della relatività einsteiniana) e alcune pagine del saggio del 1921 su Chlebnikov e la nuova poesia russa, in cui Jakobson privilegia la riflessione sulla materialità acustica del segno e sull’autonomia della parola poetica, esamina alcuni manifesti marinettiani ed elabora proposte metodologiche alla base della teoria e della critica letteraria del Novecento. In allegato una loro prima traduzione italiana integrale.
Dettagli
Dimensioni del file
3,2 MB
Lingua
ita
Anno
2016
Isbn
9788820748227