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Descrizione

Enzo Roppo è certamente fra i civilisti italiani quello che, nella sua riflessione, ha con maggiore lucidità e consapevolezza critica, accompagnato quella che è stata definita la “crisi” del contratto. Lo ha fatto chiaramente distinguendo il terreno delle sedimentazioni culturali da quello delle prospettive evolutive, anche quando ciò gli determinava – come ha onestamente riconosciuto nell’introduzione a quel delizioso libretto che è “Il contratto del duemila”, ripensando al volume sul contratto del Trattato Iudica-Zatti licenziato poco più di un anno prima – una certa misura di “inappagamento”. Se il diritto è essenzialmente storia, ciascuno di noi finisce inevitabilmente per avere un occhio rivolto al passato (nello stesso uso corrente di paradigmi concettuali e di schemi classificatori) e un altro rivolto al futuro (nella consapevolezza di sopravvenienze che non è possibile costringere nella rigidità di quegli schemi). L’essenziale è non assumere gli indici del passato come caselle necessarie entro le quali ridurre i dati dell’esperienza o, reciprocamente, non lasciarsi condurre da novità del tutto eccentriche o marginali lungo tracciati privi di futuro….

Dettagli

Dimensioni del file

4,9 MB

Lingua

ita

Anno

2020

Isbn

9788892189638