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Descrizione
La società consortile rappresenta l’ultima forma organizzativa autonoma del nostro diritto societario comune; la sua regolamentazione civilistica entrò infatti in vigore nel 1976. Purtroppo, dopo quarantacinque anni, regna ancora l’incertezza non so¬lo sulla gran parte della disciplina della società consortile, ma anche sugli stessi contorni della relativa fattispecie. L’incertezza accomuna i teorici e i pratici: come gli studiosi prospettano le tesi più disparate nell’interpretare il diritto delle società consortili, così i notai rogano gli atti costitutivi di queste società (molti dei quali sono stati esaminati per redigere questo saggio) inserendovi significative incoerenze e ambiguità. Tuttavia, gli operatori economici hanno un crescente bisogno della società consortile, poiché essa rappresenta lo strumento più sicuro (essendo la società l’organizzazione imprenditoriale con la migliore disciplina legale) e più flessibile (essendovi diverse forme societarie tra cui scegliere la più appropriata) per realizzare tra loro collaborazioni durevoli. Il che è confermato dai dati ricavabili dai registri italiani delle imprese, dai quali emerge una flessione dei consorzi con attività esterna (5.998 nel 2013 e 4.784 nel 2020) e un deciso incremento delle società consortili (5.515 nel 2007 e 11.381 nel 2020), per lo più con personalità giuridica, stante il relativo beneficio della responsabilità limitata garantita ai soci.
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Dimensioni del file
2,7 MB
Lingua
ita
Anno
2021
Isbn
9788892198128